Il Consiglio Europeo ha adottato le modifiche mirate alla Direttiva MiFID II e al Regolamento Prospetto per facilitare la ricapitalizzazione delle imprese dell’UE sui mercati finanziari a seguito della crisi COVID-19.

Le modifiche relative al regime MiFID II concernono una semplificazione mirata degli obblighi di informazione, salvaguardando nel contempo la protezione degli investitori (es. riduzione delle informazioni sui costi e sugli oneri da fornire agli investitori professionali e alle controparti autorizzate).

Le nuove norme consentiranno alle banche e alle imprese finanziarie di raggruppare i costi di ricerca e di esecuzione per quanto riguarda la ricerca sugli emittenti a bassa e media capitalizzazione. Si contribuirà così ad aumentare la ricerca su tali emittenti e il loro accesso ai finanziamenti.

Tra le altre modifiche figurano gli adeguamenti al regime dei limiti di posizione per i derivati su merci al fine di sostenere l’emergere e la crescita dei mercati dei derivati su merci denominati in euro.

Le modifiche relative al Regolamento Prospetto prevedono l’introduzione del nuovo “Prospetto UE della ripresa” fino alla fine del 2022. Questo prospetto più breve faciliterà il reperimento di capitali da parte delle imprese per soddisfare le proprie esigenze di finanziamento, garantendo nel contempo informazioni adeguate agli investitori.

 L’EBA ha aggiornato il proprio Single Rulebook con chiarimenti relativi al regime del Regolamento (UE) n. 575/2013 sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (CRR) come modificato dal Regolamento (EU)2019/876 (CRR II).

I chiarimenti riguardano la qualificazione di un credito come situazione tecnica di arretrato e le modalità e le tempistiche per essere considerato come default ai sensi dell’art. 178 del regolamento (UE) n. 575/2013.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/178 recante informazioni tecniche per il calcolo delle riserve tecniche e dei fondi propri di base per le segnalazioni aventi date di riferimento a partire dal 31 dicembre 2020 fino al 30 marzo 2021, a norma della Direttiva Solvency II.

Il regolamento si applica a decorrere dal 31 dicembre 2020.

Lo IOSCO (International Organization for Securities Commissions) ha pubblicato un rapporto che analizza l’impatto delle misure di sostegno messe in campo dai governi nazionali per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 sui rating di credito.

Le misure di sostegno pubblico hanno svolto un ruolo significativo nell’alleviare la pressione al ribasso sui rating del credito. Le agenzie di rating del credito hanno tenuto conto dell’impatto della pandemia e dello shock economico nei loro rating di credito, tuttavia l’efficacia a lungo termine degli interventi statali non può essere completamente valutata e misurata in questa fase non essendo ancora terminata la fase pandemica.

L’IVASS, a fronte delle numerose segnalazioni ricevute da parte dei consumatori, ha pubblicato un avviso riguardante l’applicazione del c.d. “Bonus familiare”.

Una lettura dell’articolo 134, comma 4-bis, del Codice delle Assicurazioni private coerente con le finalità di tutela dei consumatori, suggerirebbe di riconoscere il beneficio del riconoscimento della classe di merito risultante dall’ultimo attestato di rischio anche in presenza di un attestato relativo alla storia assicurativa del veicolo “beneficiario” che risalga a meno di 5 anni, purché in assenza di sinistri.

Tuttavia, precisa IVASS, il tenore letterale non consente di richiedere, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e di tutela, un’applicazione conforme alla prospettata lettura.

Banca d’Italia con nota del 15 febbraio 2021 ha fornito gli orientamenti sull’applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell’art. 178, par. 2, lettera d) CRR, che rappresentano la posizione della Banca d’Italia su come va applicata la disciplina del Regolamento Delegato.

Nello stesso documento vengono inoltre forniti chiarimenti sulle disposizioni attuative degli Orientamenti dell’EBA sull’applicazione della definizione di default.

Banca d’Italia pubblica tre nuovi numeri della serie “Temi di discussione” (nn. 1318-1320), quattro nuovi numeri della serie “Questioni di economia e finanza” (nn. 603-606) e il numero 61 della Newsletter della ricerca economica.

  • N. 1320 – Whatever it takes per salvare il pianeta? Banche centrali e politiche green non convenzionali
  • N. 1319 – Identificazione in tempo reale di deflussi anomali di depositi
  • N. 1318 – Si possono misurare le aspettative di inflazione usando Twitter?
  • N. 606 – L’impatto della crisi da Covid-19 sulla disuguaglianza del reddito da lavoro in Italia
  • N. 605 – Covid-19 e le statistiche ufficiali: un segnale d’allarme?
  • N. 604 – Chi investe nelle obbligazioni “TLAC compliant”? Uno sguardo dall’area dell’euro
  • N. 603 – Cambiamenti della struttura occupazionale e della qualità delle opportunità lavorative in Italia: un’analisi nazionale e regionale

La Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti ha pubblicato un documento di ricerca su “La disciplina del whistleblowing: indicazioni e spunti operativi per i professionisti”.

Il documento mira ad analizzare le similitudini e le differenze che la disciplina del whistleblowing presenta in ambito pubblico e privato. In particolare, sono esaminati gli aspetti della disciplina che impattano sulle funzioni degli organi di controllo principalmente interessati, il responsabile per la prevenzione della corruzione e l’organismo di vigilanza, i cui ruoli in alcune circostanze tendono a sovrapporsi.