Per garantire il pieno allineamento della normativa sull’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) alle previsioni della Direttiva 2013/11/UE (Direttiva “ADR”) la Banca d’Italia lo scorso 28 dicembre ha pubblicato in consultazione una proposta di modifica alla disciplina dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), contenuta nelle Disposizioni della Banca d’Italia del 18 giugno 2009 (modificate, da ultimo, nel novembre 2016 con l’introduzione di quattro nuovi collegi dell’Arbitro) e nella Delibera CICR n. 275 del 29 luglio 2008.

Le modifiche previste hanno ad oggetto principalmente aspetti procedurali e di organizzazione interna dell’ABF e sono tese sia a migliorare la gestione del contenzioso che a ridurre i tempi di risposta a fronte di un costante e notevole incremento del numero dei ricorsi.

Tra le novità più importanti si evidenziano:

  • la previsione che il Presidente, qualora sulla questione oggetto del ricorso sussistano consolidati orientamenti dell’Arbitro, possa, alternativamente, decidere la questione con proprio provvedimento o esperire un tentativo di conciliazione, ferma restando la possibilità che l’intermediario o le parti  chiedano la definizione collegiale della questione;
  • il rafforzamento del ruolo del Collegio di Coordinamento, formato dal Presidente del Collegio di Roma e due Presidenti degli altri Collegi territoriali, per garantirne la maggiore rappresentatività, nonché da membri designati dalle associazioni degli intermediari e dei clienti, al quale vengono rimesse le questioni di particolare rilevanza, che assume il compito di stabilire il ‘principio di diritto’ che potrà essere applicato oltre che al caso sottoposto al suo esame anche ad altri casi, similmente a quanto operato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione;
  • l’introduzione della possibilità di accentrare temporaneamente la trattazione dei ricorsi afferenti a materie omogenee presso un unico Collegio territoriale ma solo per periodi di tempo determinati, in ogni caso non superiori ai 18 mesi, favorendo così un’uniformità di indirizzo su analoghe fattispecie;
  • l’istituzionalizzazione della Conferenza dei Collegi, un organo misto a cui partecipano i Presidenti dei sette Collegi, o, su loro indicazione, uno dei due Vicepresidenti, o un altro componente del Collegio e i rappresentanti della Struttura centrale della Banca d’Italia e delle Segreterie tecniche territoriali, con lo scopo di incentivare il confronto tra i Collegi e coordinarne l’operato;
  • tre le modifche che interessano in particolare i clienti delle banche, la delimitazione temporale delle controversie sottoponibili all’Arbitro al quinquienno precedente alla data di proposizione del ricorso;
  • la modifica della disciplina dei mandati, che consentirà una volta terminato il mandato (e gli eventuali rinnovi) la possibilità di rinominare i membri dell’ABF dopo un cooling-off period di due anni in un diverso Collegio; e l’introduzione di alcune componenti variabili alla struttura dei compensi dei membri dell’Arbitro anche al fine di incentivarne la produttività e accrescere l’efficienza dell’ABF.

I documenti oggetto della consultazione, che avrà termine il 26 febbraio 2019, sono disponibili al seguentee link https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/consultazioni/2018/modif-disp-abf/