Banca d’Italia ha pubblicato sette nuovi numeri della serie “Questioni di economia e finanza” (nn. 704-710):
Gli immobili sono una scelta popolare per gli investimenti, ma attraggono anche criminali che utilizzano immobili nelle loro attività illecite o per riciclare i loro profitti criminali. Consente alle reti criminali di prosperare e crescere utilizzando i profitti delle loro attività illegali, che hanno un impatto sulla società e minano lo stato di diritto.
Le valutazioni del GAFI mostrano che il settore immobiliare spesso ha una scarsa comprensione di questi rischi e regolarmente non riesce a mitigarli.
La revisione della Guida all’approccio basato sul rischio per il settore immobiliare sottolinea l’importanza per il settore di aumentare la propria comprensione dei rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo che deve affrontare.
Le vulnerabilità includono lo sfruttamento da parte di persone politicamente esposte, l’acquisto di immobili di lusso, l’uso di beni virtuali, l’uso di società anonime e guardiani come strumenti per riciclare i proventi di reato.
Il settore deve adottare misure adeguate per mitigare adeguatamente questi rischi. Ciò include misure efficaci di adeguata verifica della clientela, come l’accesso alle informazioni sui veri beneficiari effettivi della transazione immobiliare.
Le parti interessate dovrebbero collaborare per impedire che i criminali abusino del settore e del mercato immobiliare, anche attraverso la cooperazione e l’azione transfrontaliera.
In particolare, il Regolamento ha come obbiettivo quello di migliorare la stabilità e l’integrità dei mercati finanziari nell’Unione, specificando una metodologia per calcolare i limiti di posizione per i derivati su merci in modo armonizzato.
La metodologia dovrebbe evitare l’arbitraggio regolamentare e promuovere la coerenza, riconoscendo alle autorità competenti una flessibilità sufficiente per tenere conto delle variazioni tra i diversi mercati dei derivati su merci e i mercati delle merci sottostanti.
La metodologia di calcolo dei limiti dovrebbe consentire alle autorità competenti di conciliare l’obiettivo di fissare i limiti a un livello sufficientemente basso da impedire ai titolari delle posizioni in tali derivati su merci di commettere abusi o distorsioni del mercato con gli obiettivi di sostenere un processo ordinato di determinazione del prezzo e gli accordi di regolamento, di favorire lo sviluppo di nuovi derivati su merci e di consentire che i derivati su merci continuino a sostenere il funzionamento delle attività commerciali nel mercato della merce sottostante.
Le entità finanziarie e non finanziarie possono chiedere l’esenzione relativa alla copertura di attività commerciali prima di assumere una posizione.
La richiesta deve fornire all’autorità competente una visione chiara e concisa delle attività commerciali delle entità non finanziarie destinate a essere coperte rispetto alla merce sottostante, dei rischi associati e dell’uso dei derivati su merci al fine di attenuare tali rischi. I limiti di posizione sono applicabili in ogni momento ai derivati su merci agricole e ai derivati su merci critici o significativi e qualora alla fine l’autorità competente non concedesse l’esenzione, l’entità finanziaria o non finanziaria, a seconda dei casi, dovrebbe ridurre di conseguenza eventuali posizioni superiori al limite e potrebbe essere soggetta a misure di vigilanza in caso di violazione del limite.
Le entità finanziarie e non finanziarie possono richiedere l’esenzione relativa alle posizioni risultanti dall’obbligo di fornire liquidità nelle sedi di negoziazione prima che tali operazioni siano effettuate.
La richiesta deve fornire all’autorità competente una visione chiara e concisa del quadro relativo all’obbligo di fornire liquidità in base al quale tali persone operano, delle attività della persona nella negoziazione di derivati su merci conformemente all’accordo scritto concluso con la sede di negoziazione e delle conseguenti posizioni aperte.
In entrambi i casi di esenzione, dovrebbero essere riesaminate periodicamente le attività al fine di assicurare che il perdurare dell’esenzione sia giustificato.