Banca d’Italia ha annunciato un aggiornamento sul termine delle misure temporanee per banche e intermediari non bancari introdotte a seguito della pandemia in materia di LCR, P2G, CCB, LR.

Superate le esigenze straordinarie legate alla pandemia, alla luce della situazione complessiva del sistema bancario e finanziario italiano e del miglioramento del quadro congiunturale, Banca d’Italia, in coerenza con le decisioni assunte dalla Banca centrale europea (BCE) per le banche significative, comunica di non estendere le misure temporanee per le banche meno significative e gli intermediari non bancari vigilati.

In particolare:

  • il 15 marzo 2022 termina la misura in materia di liquidità, che ha consentito alle banche meno significative di operare con un coefficiente di copertura della liquidità (LCR) inferiore al 100%;
  • non sarà estesa oltre il 31 dicembre 2022 la misura in materia di buffer di capitale, che ha consentito alle banche meno significative e agli intermediari non bancari di operare al di sotto del CCB e/o della P2G;
  • è confermato al 31 marzo 2022 il termine fino al quale le banche meno significative potranno escludere dalla misura dell’esposizione complessiva utilizzata per il calcolo del coefficiente di leva finanziaria alcune esposizioni verso banche centrali.

Banca d’Italia rimane impegnata a verificare che le politiche di distribuzione dei dividendi degli intermediari siano improntate alla prudenza, alla luce dell’incertezza che ancora riguarda l’evoluzione delle prospettive macroeconomiche.

La Banca Centrale europea ha pubblicato un approfondimento sulle nuove disposizioni sul rischio di credito a livello di portafoglio per le banche che sono state oggetto degli stress test EBA.

In primo luogo, viene definito un modello contenente tutte le variabili macroeconomiche considerate dall’approccio metodologico EBA.

I risultati della BCE evidenziano che, sebbene le variabili EBA spieghino la maggior parte degli accantonamenti per il rischio di credito, ruolo non marginale hanno le variabili riferibili alla singola banca, le caratteristiche del settore bancario in ciascun paese e le caratteristiche specifiche del portafoglio.

L’ International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha pubblicato un documento per consentire alle imprese di documentare i derivati e le operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) sotto un unico ISDA Master Agreement.

In particolare, evidenzia l’ISDA, un unico documento sia per i derivati che per le SFT ridurrà la complessità e la duplicazione, creerà efficienza nella negoziazione e nella gestione della documentazione e consentirà l’aggiornamento della documentazione in modo coerente per entrambe le serie di prodotti.

L’utilizzo di un unico documento porterà anche a set di compensazione più ampi, aiutando le aziende a ridurre il rischio di credito.

L’ESMA ha pubblicato i risultati dei calcoli annuali di trasparenza per azioni e strumenti simili ad azioni, che si applicheranno dal 1 aprile 2022.

I calcoli messi a disposizione comprendono:

  • la valutazione della liquidità di cui agli articoli da 1 a 5 del CDR 2017/567;
  • la determinazione del mercato più rilevante in termini di liquidità di cui all’articolo 4 del CDR 2017/587 (RTS 1);
  • la determinazione del controvalore medio giornaliero rilevante per la determinazione delle soglie pre e post trade di ampia scala;
  • la determinazione del valore medio delle operazioni e della relativa dimensione standard di mercato; e
  • la determinazione del numero medio giornaliero di operazioni sul mercato più rilevante in termini di liquidità rilevante per la determinazione del regime tick-size.

L’ESMA ha pubblicato un approfondimento sull’impatto delle restrizioni sulle vendite allo scoperto sulla liquidità del mercato.

In particolare, evidenzia l’ESMA, i divieti di vendita allo scoperto sono associati a un deterioramento della liquidità.

Tuttavia, utilizzando due diverse misure di calcolo della volatilità, l’analisi evidenzia che le azioni dei paesi in cui sussiste tale divieto hanno mostrato un grado di volatilità inferiore.

Il deterioramento della liquidità, continua l’ESMA, appare più pronunciato per i titoli a grande capitalizzazione, i titoli altamente frammentati e i titoli con derivati quotati, indicando effetti più forti per i titoli ritenuti liquidi.

L’analisi econometrica condotta non ha individuato alcuna correlazione statisticamente significativa con rendimenti anormali, suggerendo che i divieti non hanno né danneggiato né sostenuto i prezzi di mercato.

L’EBA ha pubblicato un rapporto che analizza i recenti sviluppi e le sfide dell’introduzione della sostenibilità nel mercato delle cartolarizzazioni dell’UE.

Il mercato sostenibile dell’UE è ancora in una fase iniziale di sviluppo e l’applicazione dei requisiti di sostenibilità nelle cartolarizzazioni sembra richiedere ulteriori chiarimenti.

La relazione esamina come la sostenibilità potrebbe essere introdotta nel contesto specifico della cartolarizzazione per promuovere la trasparenza e la credibilità nel mercato della cartolarizzazione sostenibile dell’UE e per sostenerne il sano sviluppo.

In particolare, il Rapporto approfondisce i seguenti aspetti:

  • se e come si potrebbero applicare alle cartolarizzazioni le normative dell’UE in materia di finanza sostenibile, tra cui l’EU Green Bond Standard (EU GBS), l’EU Taxonomy e il Sustainable Finance Disclosure Regulations;
  • la rilevanza di un quadro normativo dedicato per la cartolarizzazione sostenibile e;
  • la natura e il contenuto delle informative relative alla sostenibilità per i prodotti di cartolarizzazione.

L’EBA considera gli adeguamenti proposti come una fase intermedia per consentire lo sviluppo del mercato sostenibile delle cartolarizzazioni e per svolgere un ruolo nel finanziamento della transizione verso un’economia dell’UE più verde