In data 11 maggio 2022 la Commissione europea ha emesso una proposta di riforma delle attuali norme dell’UE sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori.

Alla luce della innegabile evoluzione del settore negli ultimi 20 anni, la commercializzazione a distanza di servizi finanziari al pubblico ha visto cambiare molti dei presupposti oggetto della Direttiva 2002/65/EC (la “Direttiva”): boom della digitalizzazione, nuove tecnologie, nuove tipologie di operatori (come le società fintech), nuovi modelli commerciali e nuovi canali di distribuzione hanno di fatto ridotto l’efficacia e attualità della Direttiva rendendo così necessario un intervento innovatore da parte del legislatore comunitario.

Inoltre, la Commissione ha osservato come nel corso del tempo sono stati adottati una serie di atti legislativi dell’UE specifici per prodotto (ad esempio la direttiva sul credito al consumo) e atti di legislazione orizzontale dell’UE (il regolamento generale sulla protezione dei dati), riducendo la pertinenza della Direttiva e, di conseguenza, il suo valore aggiunto. Allo stesso tempo, la Direttiva ha mantenuto la sua utilità, grazie alla sua applicazione orizzontale, nel caso dei prodotti finanziari non ancora soggetti ad alcuna normativa dell’UE (ad esempio, in assenza di norme dell’UE sulle cripto-attività, si applica la Direttiva).

Alla luce di tali considerazioni, la Commissione propone l’abrogazione della Direttiva 2002/65/CE e la modernizzazione dell’assetto regolamentare mediante (i) l’inclusione degli articoli ancora pertinenti (diritto all’informazione precontrattuale e diritto di recesso) nella direttiva 2011/83/UE (direttiva sui diritti dei consumatori), (ii) l’estensione dell’applicazione di determinate norme della direttiva 2011/83/UE ai servizi finanziari conclusi a distanza (ad esempio, norme sui pagamenti aggiuntivi e norme in materia di esecuzione e sanzioni) e (iii) l’introduzione di nuove disposizioni mirate per garantire maggiore equità online.

In particolare, le aree di intervento possono essere così sintetizzate:
–    acceso più agevole al diritto di recesso di 14 giorni: gli intermediari dovranno fornire un pulsante di recesso all’atto della vendita di servizi finanziari per via elettronica. Inoltre, gli intermediari saranno tenuti a inviare una notifica del diritto di recesso, qualora le informazioni precontrattuali siano ricevute meno di un giorno prima della conclusione del contratto;
–    informazioni precontrattuali: le norme relative al contenuto, modalità e tempistica delle informazioni precontrattuali vengono modificate per riflettere le evoluzioni tecnologiche del settore. Ad esempio, il venditore avrà l’obbligo di fornire anticipatamente determinate informazioni, quali l’indirizzo di posta elettronica dell’intermediario, eventuali costi occulti o i rischi connessi ai servizi finanziari. Inoltre, le informazioni dovranno essere visualizzate in modo chiaro nella schermata e saranno introdotte norme relative all’uso di pop-up o link a più livelli per fornire informazioni. Le nuove norme garantiranno inoltre che il consumatore disponga di tempo sufficiente per comprendere le informazioni ricevute, almeno un giorno prima dell’effettiva firma del contratto;
–    comprensione dei contratti di servizi finanziari: gli intermediari dovranno istituire sistemi online equi e trasparenti e fornire una spiegazione adeguata quando utilizzano strumenti online (ad esempio consulenza automatizzata (“roboadvice”) o chat bot). Inoltre, dovrà essere prevista a favore dei consumatori la possibilità di richiedere l’intervento di un operatore quando questi non ritengono pienamente soddisfacente l’interazione con tali strumenti online;
–    attuazione: sono proposti maggiori poteri alle autorità competenti e sanzioni più severe nel caso di contratti di servizi finanziari conclusi a distanza che presentino violazioni transfrontaliere diffuse, con le pene più gravi fino ad almeno il 4 % del fatturato annuo;
–    piena armonizzazione giuridica: vengono stabilite norme simili per tutti i prestatori di servizi in tutti gli Stati membri per garantire lo stesso livello elevato di protezione dei consumatori in tutto il mercato interno.

La proposta della Commissione è ora all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo.

Legália continuerà a monitorare i futuri sviluppi in materia di servizi finanziari online e vi terrà aggiornati. Nel frattempo, rimaniamo a disposizione per chiarimenti e assistenza in merito all’oggetto di questa NewsFlash.