(Only in Italian)
La legge si inserisce nell’ambito delle iniziative assunte dall’Italia per conformarsi ai più ampi obblighi internazionali sanciti dalla Convenzione di Ottawa del 3 dicembre 1997 e dalla Convenzione di Oslo del 30 maggio 2008.
La legge vieta agli intermediari operanti nel settore bancario, finanziario, assicurativo, della previdenza complementare e alle fondazioni di origine bancaria di finanziare le società coinvolte nella produzione e nella commercializzazione di mine antipersona e munizioni cluster e, per assicurare il rispetto del divieto di finanziamento, stabilisce che gli intermediari abilitati adottino idonei presidi procedurali e consultino almeno gli elenchi pubblicamente disponibili di società che producono mine antipersona e munizioni e submunizioni a grappolo.
Banca d’Italia, COVIP, IVASS e MEF, sono responsabili di verificare il rispetto del divieto di finanziamento e di emanare istruzioni sull’esercizio di controlli rafforzati sull’operato degli intermediari. Tuttavia, le istruzioni saranno formulate in modo flessibile, consentendo agli intermediari di applicarle in base al principio di proporzionalità, in funzione della tipologia di attività svolta, della dimensione e della complessità operativa.
Inoltre, in base al principio di non onerosità, si è ritenuto di integrare le misure a presidio del divieto con i processi già previsti dal sistema dei controlli interni istituiti dagli intermediari in base alle rispettive normative di settore, nonché di consentire che i presidi procedurali siano definiti a livello di gruppo dalla capogruppo.
La consultazione terminerà il 31 maggio 2023.
ESMA has published the results of the annual transparency calculations for non-equity instrumentsnew quarterly liquidity assessment of bonds and the quarterly systematic internaliser calculations under MiFID II and MiFIR.

The signposting tool helps institutions of different sizes and complexity identify the reporting requirements and templates that are relevant for particular credit institutions considering their type and the scope of activities.
The interactive tool particularly benefits small and non-complex institutions by reducing complexity and establishing a common business logic.
EBA believes that this signposting will help institutions understand the regulation and will reduce the time and effort needed to navigate the relevant requirements. This will, in turn, lead to reducing overall compliance costs and contribute to a reduction in reporting costs.